Sette anni fa, in questo stesso periodo, mi stavo preparando
per il mio primo viaggio in Cina: mi aspettavano cinque mesi e mezzo a Pechino,
capitale del Paese di cui avevo deciso, tre anni prima, di studiarne l’affascinante
lingua.
Insieme alla valigia, all’epoca ho deciso anche di salutare
gli amici che sarebbero rimasti in Italia con una cena “cinese” preparata da me…che
avevo mangiato cibo “cinese” in Italia solo una volta (e, a dire la verità, non
era nemmeno un granché).
Per quanto non avessi idea di come sarebbe dovuto essere il
risultato finale, mi sono divertita a preparare il tutto (mia mamma forse un po’
meno dato che mi sono dimenticata di aggiungere acqua durante la cottura al
vapore e ho bruciato una pentola…ops).
Il menù della serata prevedeva:
- ravioli al vapore (饺子, Jiǎozi)
con ripieno di carne. Non sapevo che sarebbero diventati la pietanza che avrei
mangiato di più un paio d’anni dopo a Nanchino, quelle sere in cui non avevamo
voglia di cucinare, e che i miei preferiti sarebbero stati quelli con il mais e
bolliti (non cotti a vapore) della “bettola dei jiaozi” di fronte a casa.
- noodles di riso alla “cantonese”: gli spaghetti
filamentosi e trasparenti, che di solito si trovano nelle zuppe, ma che io
avevo condito con verdure varie e salsa di soia. Praticamente mai mangiati, poi
ho sempre preferito gli spaghetti (拉面, Lāmiàn) nello stile dei ristoranti
musulmani di Lanzhou (兰州, Lánzhōu).
- biscotti della fortuna, che, ovviamente, non sono cinesi,
ma “inventati” e pubblicizzati dai cinesi d’oltremare negli Stati Uniti…però è
stato divertente prepararli.
Per rimanere in tema, ecco il link a una ricetta video
per preparare i jiaozi in casa, per chi volesse cimentarsi. :)
Purtroppo non ho foto di quella serata, per cui ho deciso di mettere alcune foto di vera cucina "cinese".
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